Conosci la storia del “se vuoi aiutare chi ha fame, non dargli il pesce ma insegnagli a pescare”?

Ecco, con Industria 4.0 e con gli incentivi fiscali previsti per il 2022, molte imprese si sono accontentate di prendere il pesce anziché la canna da pesca.

L’anno scorso, quasi tutte le aziende che necessitassero di una nuova pressa, di un nuovo stampo o qualsiasi altro macchinario di produzione, oltre alla macchina hanno comprato anche un software MES da collegarvi, rientrando così nella casistica 4.0 e godendo quindi di un recupero fiscale del 40% sul macchinario e del 50% sul software (che comunque era una voce di spesa irrisoria rispetto al conto per la macchina.)

Il pesce, in questo caso, rappresenta il recupero di una parte del costo del macchinario, ed è un pesce bello grosso dal momento che le macchine di produzione possono facilmente costare decine o centinaia di migliaia di euro.

Collegare il software alla macchina, dunque, nella maggioranza dei casi, è servito quasi esclusivamente ad ottenere il beneficio economico, o al massimo a tracciare qualche informazione interessante, ma abbastanza marginale, sull’andamento del macchinario stesso.

Se lo sconto è il pesce, la canna da pesca cosa sarebbe?

La canna da pesca è l’innovazione di processo, il salto di livello che l’azienda può compiere collegando al software non una singola macchina ma tutti i macchinari di stabilimento. Un nuovo modo, automatizzato ed ottimizzato, per gestire la produzione: tempi, scarti, materiali e consumi ridotti al minimo; margini di guadagno massimizzati; eliminazione di incertezza e di imprevisti. In poche parole, acquisire la canna da pesca significa diventare una vera azienda 4.0.

Come passare dal pesce alla canna?

Il salto consiste nel collegare al software tutte le macchine di produzione, per operare un vero controllo di gestione che permetterà, per esempio, di:

–          Gestire i consumi energetici in modo rivoluzionario: analizzando h24 l’assorbimento di energia delle macchine, è possibile individuare ed eliminare i consumi energetici non produttivi, predire e prevenire i malfunzionamenti, settare i cicli di lavoro in modo ottimizzato, individuare i costi energetici di un singolo pezzo, lavorazione o lotto, ecc.

–          Eliminare gli sprechi di tempo: collegando tutte le Macchine ad un software MES di produzione, sarà il software stesso a settare al meglio la gestione del tempo lavoro, evitando tempi morti ed attività antieconomiche (come la registrazione manuale delle informazioni di produzione che verranno inviate direttamente dal macchinario al software, senza alcun intervento umano)

–          Eliminare gli sprechi di materie prime: il software MES è in grado di guidare gli operatori nella gestione dei materiali in modo da minimizzare gli scarti di produzione e l’utilizzo di materia prima (con la “gestione spezzoni” per tubi, assi e materiale a metro; con le multilavorazioni che permettono di incastrare in un’unica lastra, tipo “tetris”, lavorazioni differenti, ecc.)

Techtree è il software MES che permette di gestire questi e moltissimi altri aspetti, anche senza dover rinnovare o modificare alcuna macchina: grazie a TechIO, dispositivo brevettato, Techtree sarà in grado di collegare anche i macchinari meno recenti e privi di PLC, senza revamping o spese (enormi) di ammodernamento.

L’investimento necessario per collegare tutte le macchine di stabilimento al software MES, è assolutamente marginale se comparato con l’investimento totale: sarebbe come arrivare ad un passo dalla vetta ed accontentarsi di guardare il paesaggio da lì, quando una falcata più in alto regalerebbe un panorama clamorosamente più vasto.

 E quindi?                                     

Quindi clicca qui per un preventivo gratuito, qui essere avvisato in tempo reale qualora i benefici 4.0 del 2022 venissero replicati anche per il 2023, qui per capire cosa fanno gli altri, e qui se hai deciso che è arrivata l’ora di imparare a pescare!  

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